POS? MA QUANTO MI COSTI!

POS? MA QUANTO MI COSTI!

Pos? Ma quanto mi costi!!! Il viceministro delle Finanze Luigi Casero ha annunciato lo studio di nuove misure per garantire costi più ragionevoli per l’uso obbligatorio del POS in alcuni settori, tra cui tabaccai e distributori di carburante.

Settori particolarmente tartassati, visto che gli attuali costi delle operazioni compromettano di oltre la metà i già risicati margini di guadagno. “I costi per l’utilizzo del POS – ha spiegato Casero –
non devono stravolgere i ricavi del settore. Ci sono situazioni particolarmente delicate come quella dei tabaccai su cui la componente accise o tasse, o altri costi, è cosi elevata soprattutto per quanto riguarda la vendita dei bolli”.

Sarà la volta buona? Chissà! Il problema del costo del POS è una delle ragioni per cui la penetrazione in Italia di questo strumento è ancora molto bassa rispetto a quanto avviene all’estero.

Spesso aziende e liberi professionisti decidono di non dotarsi di dispositivi di questo genere per problemi di costi. Il rovescio della medaglia sta nel fatto che c’è sicuramente una fetta di clientela, soprattutto tra i più giovani, sempre meno legata ai pagamenti in contanti (o con assegni) che fa largo uso di bancomat e carte di credito anche per pagamenti minimi.

Tipicamente si possono identificare 4 voci di costo di un POS:

  1. Costo di installazione
  2. Canone mensile
  3. Costo fisso per transazione: si tratta tipicamente di pochi centesimi che alcuni istituti bancari fanno pagare per ciascuna transazione effettuata.
  4. Costo percentuale per transazione: si tratta di una commissione percentuale che l’esercente deve pagare sul valore della transazione

Per la gran parte degli istituti bancari le commissioni sul servizio di accettazione delle carte devono coprire per buona parte i costi di struttura.

Una soluzione è sicuramente rappresentata dai i POS mobile con un azzeramento, pressoché totale dei costi di installazione.

In ogni caso la questione è sicuramente di stretta attualità . Dall’anno prossimo i commercianti e i professionisti che non accetteranno i pagamenti con Bancomat e carta di credito potranno andare incontro ad una multa di 30 euro per ogni rifiuto.

Si tratta di una delle novità più importanti della Legge di Bilancio 2018.

Una vera e propria rivoluzione che, se confermata, renderà operativo dopo i numerosi proclami degli ultimi mesi l’obbligo per tutti gli esercenti di dotarsi del Pos, in vigore sulla carta dal 2016.

Ecco perché può diventare strategico cogliere opportunità alternative di guadagno, senza investimenti e senza alcun rischio. La SupeRaccomandata, uno dei prodotti della famiglia di SDF, è sicuramente la soluzione immediata e veloce per te che hai un tabacchi o un’edicola.

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A presto con tante altre novità sul mondo del recapito postale e non solo!